Ciao, sono Rossano Sambo e lavoro da oltre 30 anni come ricercatore e mentore spirituale. In gioventù ho avuto due profonde esperienze mistiche: a 17 anni (1986) e a 25 anni (1994).
Fu questa seconda esperienza a proiettarmi definitivamente e completamente nella mia missione di vita: aiutare le persone che percepiscono dentro di sè quella "Scintilla", a ritrovare la strada che porta alla realizzazione della propria Natura Divina.
Detto questo, voglio ora narrarti come sono giunto alle scoperte che mi permisero di creare questo sistema che sta per condurti all'apertura del Terzo Occhio.
Il Viaggio Segreto: Il Monastero Invisibile e la Scoperta del Darshan
Tutto iniziò con un sogno.
Non uno di quei sogni vaghi e confusi che si dissolvono al mattino, ma una visione nitida, più reale della realtà stessa.
Mi trovavo su una montagna avvolta nella nebbia. Di fronte a me si ergeva un monastero di pietra, antico e solenne. Riconobbi quel luogo: il monastero di Montserrat nei dintorni di Barcellona. C'ero stato qualche anno prima durante una vacanza. Il suono di campane lontane riecheggiava nell’aria, mentre un’energia sottile, quasi elettrica, sembrava attraversare l’ambiente.
Dalla porta principale, un’ombra avvolta in un mantello scuro mi osservava senza parlare. Poi, con un gesto appena percettibile, mi indicò il cielo.
In quell’istante, un bagliore dorato esplose nel cielo e tutto scomparve.
Mi svegliai con il cuore che martellava nel petto. Dovevo recarmi in quel monastero.
Un Viaggio Inutile nel Mondo Fisico
Convinto che il mio sogno fosse una chiamata, mi misi in viaggio per Montserrat, la montagna sacra della Catalogna, famosa per il suo monastero benedettino e le leggende esoteriche che la circondano.
Ero sicuro che, una volta lì, avrei trovato qualcosa: un segno, un indizio, forse persino la misteriosa figura incappucciata del sogno.
Ma il mio entusiasmo si spense in fretta.
Per giorni, vagai tra le mura del monastero, esplorai gli archivi, parlai con i frati… ma nulla. Nessun antico manoscritto segreto, nessuna porta nascosta stile Indiana Jones, nessuna traccia del bagliore dorato che avevo visto nel sogno.
Solo il silenzio.
E la sensazione, sempre più deprimente, di aver fatto un viaggio inutile.
Tornai a casa deluso, arrabbiato con me stesso per essermi illuso, per aver creduto che la risposta fosse un luogo fisico, accessibile con un semplice biglietto aereo.
Il Secondo Sogno: La Rivelazione del Monastero Invisibile
Fu allora che accadde di nuovo.
Una notte, mentre il vento soffiava contro la mia finestra, sognai ancora Montserrat. Ma questa volta non era il monastero che i turisti conoscono.
La montagna era avvolta in una luce surreale, come se fosse sospesa fuori dal tempo. Lo stesso monastero apparve davanti a me, ma le sue mura non erano più fatte di pietra: pulsavano, come se fossero vive.
Quella stessa figura incappucciata mi attendeva all’ingresso.
Quando mi avvicinai, parlò per la prima volta:
“Non cercare il visibile. Il vero sapere non si trova in questo mondo.”
Poi sollevò il braccio e tracciò nell’aria un simbolo: un cerchio con un punto al centro, il Sigillo del Sole Alchemico.
Mi svegliai con il corpo ancora percorso da un brivido.
Era chiaro. Il monastero esisteva, ma in una dimensione sottile. Un luogo accessibile non con passi fisici, ma attraverso un viaggio interiore, uno stato di coscienza più elevato.
Ero stato cieco fino a quel momento, cercando risposte con gli occhi e non con l’anima.
Quella notte mi riaddormentai sereno perchè, ora che avevo compreso, sapevo come raggiungere quel luogo in quanto non ero nuovo ai viaggi astrali.
L’Ingresso nel Monastero Astrale
Deciso a trovare la via, iniziai un nuovo percorso. Non più fatto di mappe e viaggi, ma di "passeggiate" fuori dal corpo fisico.
Dopo alcuni tentativi falliti, una notte accadde.
Sentii il mio Spirito Guida di allora, un bellissimo gatto nero di nome Arjuna, raggomitolarsi accanto a me e, nel momento in cui la mia coscienza si staccò dal corpo, mi ritrovai nel cuore di Montserrat, ma in un paesaggio completamente diverso. L’aria vibrava, le stelle sembravano più vicine, e davanti a me, finalmente, il monastero invisibile.
Le mura sembravano fatte di una pietra sconosciuta, fluida e solida allo stesso tempo. Sopra l’ingresso, incisi nella pietra, i simboli delle tre fasi dell’Opera Alchemica: Nigredo, Albedo, Rubedo.
Quando varcai la soglia, sentii un’energia attraversarmi. Non ero più un visitatore. Stavo per ricevere qualcosa.
La Rivelazione del Darshan e della Vera Attivazione
Nel cuore del monastero astrale, un maestro senza volto mi attendeva. La sua presenza era potente, densa come l’oro liquido, eppure infinitamente leggera.
Non parlò con parole, ma con pensieri trasmessi per via telepatica alla mia mente.
“La vera attivazione del terzo occhio non si ottiene con la fatica, ma con la ricezione. Il segreto non è ‘aprire’ qualcosa, ma lasciarsi attraversare dalla luce.”
Il Darshan.
Fu allora che lo percepii: una corrente di energia dorata che si riversava su di me. Non era una visione, non era un concetto, ma una trasmissione diretta.
Non stavo "facendo" nulla, eppure la mia coscienza si espandeva. Vedevo forme geometriche perfette, sentivo il mio corpo dissolversi nella luce, comprendevo verità che non avrei mai potuto spiegare a parole.
Era come se il mio stesso spirito fosse stato immerso in un bagno di oro metafisico, la sostanza che gli alchimisti hanno cercato per secoli.
Il Darshan era la Chiave.
Non un metodo da imparare con fatica, ma una trasmissione da ricevere.
Il Ritorno e la Creazione di un Nuovo Metodo
Quando tornai nel mondo fisico, sapevo che il mio percorso era cambiato per sempre.
Le tecniche tradizionali che avevo studiato fino ad allora sembravano improvvisamente incomplete, lente, macchinose. Avevo toccato con mano un sistema che trascendeva ogni tecnica: una trasmissione diretta che permetteva un’attivazione senza sforzo.
Fu così che iniziai a sviluppare qualcosa di completamente nuovo, basato su ciò che avevo ricevuto nel monastero astrale: